Terni, 23 maggio 2014

Preg.mo Dott. Renzi,

Le invio oggi, ignaro del risultato elettorale come feci il 23 novembre scorso prima della competizione per la segreteria del PD, l'augurio ed il desiderio di mio figlio e mio, di attuare i cambiamenti auspicati.

In particolare in favore della scuola per la quale, insieme ai provvedimenti per l'edilizia, La invito a valorizzare quanto attiene all'informatica.

Nella scuola di Andrea tutto ciò che è “informatico” o correlato ad esso, non è all'altezza di con...correre come dovrebbe: il risultato è che, chi potrebbe avvantaggiarsene, risulta fortemente penalizzato.
 

Ho la fortuna di essere il padre di quello che, vedendo e leggendo, comprende da solo: per questo non mi sottraggo dall'allegare ciò che grazie a lui ho imparato, ammettendolo con un “me lo ha spiegato mio figlio” ed ora lo vendo per sbarcare il lunario, in una micro-attività praticamente annullata dalla crisi.

Questa volontaria sottomissione, però, apre anche al paradosso che, nell'ambito dell'informatica, spesso gli studenti ne sanno più dei docenti e non dotarli di quanto necessita, è come penalizzare un valido podista privandolo delle scarpette, a lui utili per con...correre.


Preciso che è stato quel Suo “gli Italiani andranno a votare pensando ai figli”, pronunciato salutando Vespa, che mi ha mosso a scriverLe per la seconda volta: per cui non so quale sia il cerimoniale per invitare il Primo Ministro in una città, ma mio figlio (che, approfittando, mi chiede di invitarLa a fare un “giretto” nel sito che si sta costruendo) come vede, già glielo ha fatto, preoccupato di rapportarsi con strumenti non proprio adeguati per costruirsi un futuro.

Cordialità ed ancora auguri per domenica (anche se leggerà questa lettera solo a giochi fatti) il papà di Andrea, Valerio De Angelis

se vuole, può conoscerlo meglio qui

www.andreadeangelis.it/

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