Il Progetto Mix-AGE mosse i primi passi nel
1994. Tuttavia l'humus da cui si è alimentato il
Progetto è questo programma, chiamato
"100+una imprese per la solidarietà"
e
risale al 1992.
In tale anno, infatti, partecipai e vinsi, a
Genova, ad un concorso nazionale per idee, messo in palio dalla rivista
Millionaire: 3 milioni di lire.
Considerando che, anni prima, ero caduto in
un profondo stato depressivo dovuto ad una perdita affettiva e che, da tale
stato, uscii grazie soprattutto all'aiuto spontaneo, disinteressato, ancorché
gratuito, di un professore medico, il suo gesto di puro
altruismo, mi insegnò che sarebbe stata cosa buona volgere anche il mio pensiero in
favore di chi necessitasse di aiuto.
L'impegno ed il valore dell'opera compiuta
dalla Lega del filo d'oro di Osimo, che aiuta i non vedenti privi di udito che
già da tempo aveva attratto la mia attenzione, mi convinse così di donare 500 mila lire,
provenienti da quel premio, a questo meritevole Istituto del quale sono tuttora
benemerito.
Clicca su
Lega del Filo d'Oro
e vedrai una
foto scattata in ombra: rende meglio l'idea di chi, in
ombra e senza suoni, passa la propria intera vita.
Ma non solo: questa azione mi convinse
anche che, quale imprenditore, avrei potuto ancora accantonare ogni volta che
veniva da me emessa una fattura, un piccolo importo per donarlo, insieme
ad altri piccoli importi, in favore di qualche opera, religiosa o civile,
impegnata nella protezione o nel sostegno di qualcuno.
Nasceva così il programma "100+una imprese per la solidarietà"
attraverso il quale ogni mio cliente, dopo essere
portato a conoscenza di questo programma,
veniva invitato a devolvere un "plus", oltre quanto mi doveva, che avrei
custodito per poi devolvere in beneficenza.
Cliccando qui
è possibile notare che, a sinistra del nome dell'azienda, c'è un importo in lire. Le prime
100 aziende di questo elenco (da cui il nome del programma ... mentre il +
una, ovviamente, ero io) costituirono la prima beneficenza devoluta alla
Comunità di Sant'Egidio ;
mentre le 200 successive costituirono il secondo "milione di lire" che fu
devoluto in favore di
Gianni Elnser, quest'ultimo (all'epoca parlamentare e conduttore di un programma su Radio
Radio) era il promotore di un programma umanitario in sud America.
In seguito, grazie ad altre
imprese che aderirono all'iniziativa, venne anche realizzato un
Volantino sponsorizzato.
Quanto facevo, però, rischiava di rimanere
isolato: ossia rischiava di rimanere il solito (misero) "pesce" donato,
mentre la mia ambizione era quella di offrire una robusta "canna da pesca",
utile e duratura per catture molti più pesci.
Per rendere più
credibile il mio programma, esso venne portato alla
conoscenza di svariate personalità, ma anche di molti miei concittadini
(all'epoca risiedevo in Orte) che già godevano di fiducia in ambito locale,
chiedendo a chiunque lo avesse conosciuto, di attestarmi, per scritto, il proprio pensiero.
Di fatto tutti mi rilasciarono il proprio apprezzamento.
Senza nemmeno accorgermene
(né cercarle) mi ero indirettamente "procacciato" tante referenze
scritte reperite da chi aveva
compreso, ed apprezzato, che il mio impegno andava al di là della normale operatività
imprenditoriale, legata a meri schematismi aziendali, ma usava questa per
compiere, in minima parte, un'azione continua a fin di bene.
Solo nelle grandi aziende, in
genere, può trovarsi l'impegno sociale abbinato alla vendita di un prodotto: da quel momento
anche io tentavo d'innescare un meccanismo, a lato della mia impresa, concepito
non solo per
aiutare i bisognosi ma anche rivolto ad informare altre aziende, come anche esse
avrebbero potuto fare altrettanto.
Se è giusto dire che la mia opera di
proselitismo non ebbe grande successo, è altrettanto giusto affermare che
moltissimi miei clienti decisero di affidarmi il "plus" sopra descritto;
e fu questo stuolo di piccole imprese che mi consentì di stringere, e
consolidare, l'amicizia con
Monsignor
Giovanni Zanellato,
il quale non solo mi affiancò nel programma qui descritto, ma anche in tutto il
percorso del Progetto Mix-AGE e ciò fino alla Sua morte, avvenuta nel maggio del 2.000.
Successivamente
anche la
Comunità Amore e Libertà Onlus,
diretta da don Matteo Galloni, ottenne il mio aiuto, così come, in occasione
del Telethon
1996 e del
Telethon
1997, quanto poteva da me poteva essere devoluto, veniva
corrisposto.
Questo programma, in ogni
caso, mi fece un dono indiretto: aprì la strada al mio Progetto Mix-AGE, il
quale trasse proprio dalle
referenze scritte con esso reperite, la linfa vitale per reperire fiducia in
ogni mia successiva iniziativa: chi desidera approfondire il mio percorso,
tramite le pagine in grigio avanzando, via via, dalla stessa Home Page del sito,
comprenderà meglio quanto qui anticipato, anche riassunto nello schema di pagina
14.
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